Soggetti deboli, minori e diritti della personalità

La natura giuridica dell’ascolto del minore

11 GENNAIO 2024 di Avv. Massimo Osler La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3456/2023 di data 11.12.2023, nell’ambito di un procedimento di responsabilità aquiliana tra i genitori, conclusosi con la condanna, confermata in grado di appello, di un genitore al risarcimento dei danni da privazione del rapporto genitoriale a favore dell’altro, chiarisce l’ambito di applicabilità dell’istituto dell’ascolto del minore e la sua funzione.

Nessun mantenimento per il figlio (ultra)maggiorenne affetto da patologia depressiva

03 NOVEMBRE 2023 di avv. Valentina Alberioli IL CASO. Il Tribunale di Tivoli, adito da Tizio in sede di modifica delle condizioni del divorzio, revocava l’assegno di mantenimento di euro 500,00 mensili posto a carico di quest’ultimo in favore del figlio maggiorenne Sempronio, convivente con la madre Caia, in ragione del fatto che il ragazzo aveva maturato una “significativa esperienza lavorativa ed adeguate capacità reddituali”.

La figura del curatore speciale del minore con poteri di natura sostanziale: il Tribunale di Treviso anticipa gli effetti della riforma del processo civile

30 LUGLIO 2022 di avv. Chiara Curculescu IL CASO. Nell’ambito di un procedimento di separazione giudiziale instaurato avanti al Tribunale di Treviso, i coniugi richiedevano ciascuno l’addebito della separazione all’altro, l’affidamento esclusivo dei figli minori con assegnazione della casa coniugale, un assegno di mantenimento per sé e l’obbligo di corresponsione, da porre in capo all’altro genitore, di un assegno di mantenimento per i figli.

Danno da abbandono genitoriale: la prescrizione del diritto al risarcimento

27 GENNAIO 2022 a cura di Rebecca Gelli, avvocato in Treviso La maggiore sensibilità degli operatori del diritto, rispetto alle esigenze di tutela delle posizioni giuridiche soggettive, all’interno delle formazioni sociali in cui si svolge la personalità del singolo, ha comportato una progressiva dilatazione dell’ambito di operatività dell’illecito civile che ha conquistato nuovi spazi applicativi anche nel campo giusfamiliare: e ciò sia per effetto di un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art.

Il Giudice deve verificare la situazione interna del Paese per valutare il fondamento della domanda di protezione internazionale

27 GENNAIO 2022 di Barbara Bottecchia, avvocato in Venezia IL CASO. Un cittadino musulmano del Pakistan aveva richiesto alla Commissione territoriale competente il riconoscimento dello status di rifugiato in Italia, la protezione sussidiaria o quella umanitaria poiché era stato costretto ad abbandonare il proprio paese a causa della persecuzione religiosa subita dai cristiani nel proprio villaggio, avendo intrattenuto stretti rapporti di lavoro con un cristiano.

Il nuovo rapporto Unicef sulla condizione dell’infanzia nel mondo: focus sulla salute mentale dei bambini e dei giovani dopo la pandemia

19 NOVEMBRE 2021 Nel rapporto sulla condizione dell’infanzia nel mondo dello scorso ottobre, Unicef pubblica i dati relativi allo stato di salute mentale dei bambini nel mondo. Secondo le stime, oltre il 13% degli adolescenti tra i 10 e i 19 anni, cioè circa uno su sette ragazzi, soffre di un disturbo mentale accertato, per un totale di 166 milioni di persone, con un tasso di prevalenza più elevato nei maschi rispetto alle femmine.

Non è censurabile per cassazione l’accertamento di fatto, riguardante lo stato di abbandono del minore, compiuto dal giudice di merito

29 LUGLIO 2021 IL CASO. La madre di un minore proponeva ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte territoriale di rigetto degli appelli proposti da entrambi i genitori nei confronti della sentenza del Tribunale per i Minorenni di Bologna che aveva dichiarato lo stato di adottabilità del figlio, avendone accertato lo stato di abbandono grave e irreversibile.

La Kafala nel processo penale

29 LUGLIO 2021 Commento a Cass. Pen., Sez. I, Sent., 9 giugno 2021, n. 22734   Nel diritto islamico la “Kafala” è l’istituto giuridico con il quale chiunque, per mezzo di una dichiarazione solenne da rendersi dinanzi ad un giudice o ad un notaio, può rendersi kafil, assumendo l’impegno di provvedere alle esigenze di vita di un makfoul, un minore abbandonato, fino al raggiungimento della sua maggiore età, con l’obbligo di accudirlo con le stesse modalità di un genitore.

Per il Tribunale di Aosta l’istituto dell’interdizione ha ancora possibilità concrete, se pur rare, di applicazione

21 MAGGIO 2021 Il caso. Con ricorso i congiunti di Tizio richiedevano la sua interdizione documentando la sua grave condizione sanitaria, connotata tra l’altro «da Sindrome di Down con oligofrenia di grado medio elevato e grave balbuzie», tanto che lo stesso era stato dichiarato dalla Commissione della Regione Valle d’Aosta invalido al 100 per cento con totale e permanente inabilità lavorativa.

Indennità di accompagnamento del de cuius: è necessaria la reiterazione della domanda in sede amministrativa da parte degli eredi?

19 MARZO 2021 IL CASO. Con sentenza n. 904/2015, la Corte d’appello di Napoli, aderendo alla decisione assunta sul punto dal giudice di prime cure, dichiarava improponibile la domanda degli eredi di D.C. volta ad ottenere l’indennità di accompagnamento già richiesta in vita dalla de cuius, ma rispetto alla quale non si era, tuttavia, riusciti ad effettuare in tempo l’accertamento sanitario sulla persona dell’istante.

Inadempimento dell’obbligo vaccinale ed esonero giustificato per minori fragili: gli oneri in capo all’Amministrazione sanitaria

08 FEBBRAIO 2021 IL CASO. I genitori di un minore affetto da sindrome autistica e da altre patologie proponevano ricorso avanti il TAR Puglia avverso il silenzio-inadempimento dell’Amministrazione sanitaria riguardo alla loro richiesta di aggiornamento dell’anagrafe regionale vaccinale onde consentire la frequenza scolastica del figlio.

La sola volontà della madre di prendersi cura dei figli, in mancanza di riscontri, non impedisce la dichiarazione dello stato di adottabilità

24 SETTEMBRE 2020 IL CASO. Con sentenza depositata in data 13.9.2018, la Corte d’appello di Torino riformava la decisione con la quale il giudice di primo grado aveva dichiarato il non luogo a provvedere sulla dichiarazione di adottabilità di un minore e la decadenza dalla responsabilità genitoriale di entrambi i genitori con conseguente nomina del tutore.

Il minore è parte sostanziale del processo che lo riguarda ed ha diritto ad esser ascoltato, ma non è necessaria la sua partecipazione formale al processo

02 SETTEMBRE 2020 IL CASO. Il Tribunale dei Minorenni dell’Aquila, adito da una coppia di nonni paterni, che chiedevano il riconoscimento del loro diritto ad incontrare la nipote, collocata nell’ambito del giudizio di separazione, presso la madre, respingeva l’istanza ritenendo troppo alta e mai sopita la conflittualità tra i ricorrenti e la nuora, circostanza che impediva loro di poter gestire autonomamente i contatti con la bambina.

Il consenso a contrarre matrimonio non può essere espresso dall’ADS in rappresentanza o in sostituzione del beneficiario in stato di assoluta incoscienza

09 GIUGNO 2020 IL CASO. Durante l’udienza in cui veniva nominata amministratrice di sostegno del proprio compagno (con il quale era legata da una relazione da oltre dieci anni), l’ADS formulava istanza al Giudice Tutelare del Tribunale di La Spezia affinché le fossero riconosciuti, tra gli altri, anche il potere di richiedere all’ufficiale di stato civile la celebrazione del matrimonio con il beneficiario senza pubblicazione e senza l’assenso al matrimonio da parte del beneficiario ed il potere di rilasciare, all’atto di matrimonio, dichiarazione di volontà di contrarre le nozze in nome e per conto del medesimo, in stato di coma.

Le impugnazioni avverso i provvedimenti del GT in materia di ADS si propongono avanti la Corte d’appello, senza distinzione circa la loro natura decisoria o ordinatoria

30 GENNAIO 2020 IL CASO. Un soggetto, nei confronti del quale il Pubblico Ministero aveva richiesto la nomina di un amministratore di sostegno proponeva reclamo ex art. 720 bis c.p.c. avverso il decreto dell’8/28 febbraio 2017 con il quale Giudice Tutelare del Tribunale di Milano, estinguendo il procedimento intrapreso dal PM, lasciava a definitivo carico del beneficiando le spese della c.

La banca nazionale delle DAT

20 DICEMBRE 2019 L’art. 4 della l. n. 2019/2017 ha definitivamente legittimato anche nel nostro ordinamento le DAT “Disposizioni anticipate di trattamento”, più comunemente conosciute come “testamento biologico”, permettendo così ad “ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte … di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e ai singoli trattamenti sanitari”.

Corte di Giustizia dell'Unione Europea: le tutele della lavoratrice autonoma che cessa l'attività per la nascita del figlio

31 OTTOBRE 2019 Con la sentenza n. c-544/18 del 19 settembre 2019 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che anche alle madri lavoratrici autonome – onde evitare una disparità di trattamento con le lavoratrici subordinate – deve essere riconosciuto il diritto di conservare la qualità di persona che esercita attività autonoma, con le relative tutele, purchè riprendano tale attività o trovino un’altra attività autonoma o un impiego entro un periodo ragionevole dalla nascita del figlio.

La tutela dei “bambini in carcere”: rinnovato il Protocollo tra DAP e Telefono Azzurro e il Protocollo sottoscritto dall’I.C.A.M. della Casa di Reclusione Femminile di Venezia

31 OTTOBRE 2019 In Italia sono circa 70.000 i bambini e gli adolescenti che ogni anno entrano in carcere per incontrare un loro genitore. Secondo i dati della sezione Statistica del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alla data del 30 settembre 2019, nelle carceri e negli Istituti a Custodia attenuata per detenute madri (ICAM) sono altresì presenti 42 madri con 46 figli al seguito, di età compresa tra i 0 ed i 6 anni.

Il minore affidato ad un cittadino europeo in regime di kafala ha diritto al soggiorno non come discendente diretto, ma come familiare

16 MAGGIO 2019 Con la sentenza in commento la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) si è pronunciata in sede di ricorso pregiudiziale sul diritto di ingresso e di soggiorno nel Regno Unito di una minore algerina affidata secondo il regime algerino della kafala ad una coppia di cittadini francesi, sposati nel Regno Unito e ivi residenti.

La Corte d’Appello di Napoli in equilibrio tra il diritto all’educazione religiosa e quelli alla libertà religiosa e alla salute

18 APRILE 2019 IL CASO. Nel decidere una separazione giudiziale relativa ad una “coppia mista”, il Tribunale di Avellino, dopo aver premesso di ritenere, ai sensi dell’art. 30 della Costituzione, comprimibile il diritto dei genitori ad impartire un’educazione religiosa al figlio nel superiore interesse di questi, ha stabilito il divieto ad entrambi i genitori di impartire educazione religiosa alla figlia ultradodicenne, in quanto “l’educazione contemporanea di SA a due culti diversi potrebbe generare solo confusione e disorientamento perché a questa verrebbero imposti valori morali e modelli comportamentali di riferimento diversi ed incompatibili tra loro”.

Secondo il GT del Tribunale di Vercelli può disporsi l’inserimento del beneficiario di ADS in una residenza sanitaria assistenziale nonostante il suo dissenso

20 LUGLIO 2018 IL CASO. L’amministratore di sostegno di una signora di 83 anni, con un cospicuo patrimonio, ma in gravissime condizioni di precarietà e fragilità, che viveva in un piccolo appartamento di servizio rispetto alla propria abitazione occupata sine titulo dalla compagna del figlio deceduto, aveva proposto istanza al GT del Tribunale di Vercelli per ottenere il conferimento dei poteri finalizzati all’inserimento della beneficiaria in RSA.

Parità di trattamento in materia di occupazione e rapporti con organizzazioni la cui etica sia fondata su motivi religiosi e convinzioni personali in ambito UE

04 LUGLIO 2018 Corte di Giustizia UE, Grande Sezione 17 aprile 2018 | Rinvio pregiudiziale / parità di trattamento – religione o convinzioni personali quale requisito essenziale per lo svolgimento dell’attività lavorativa /  etica dell’organizzazione / natura delle attività in cui vengono espletate.

Il tutore volontario del MSNA: le novità legislative e il Protocollo d’intesa del Tribunale per i Minorenni di Venezia

23 MAGGIO 2018 LA QUESTIONE DELLA COMPETENZA PER LA NOMINA DEL TUTORE DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI (MSNA). Il D.lgs. n. 220/2017, pubblicato in G.U. il 16 gennaio 2018, ha risolto la dibattuta questione dell’attribuzione della competenza per la  nomina del tutore per i minori stranieri non accompagnati, sulla quale si era in precedenza pronunciata anche la Cassazione.

Per la Cassazione al prodigo, anche se non infermo di mente, può essere nominato un amministratore di sostegno, ma per il Tribunale di Modena non è così

09 APRILE 2018 IL CASO.  La Corte d’Appello di Bologna, con sentenza n. 1603/2014, depositata in data 1.7.2014, in riforma della sentenza del Tribunale di Forlì che, su domanda della figlia, aveva dichiarato l’inabilitazione dell’appellante, ritenuti invece sussistenti i presupposti per l’applicazione dell’amministrazione di sostegno, rigettava la domanda e disponeva la trasmissione del procedimento al Giudice Tutelare di Forlì (ex art.

Per la Cassazione non viola il diritto di difesa la nomina del difensore di fiducia effettuata dall’amministratore di sostegno espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare

09 FEBBRAIO 2018 IL CASO.  La Corte d’Appello di Trieste, con sentenza depositata in data 1.6.2016, condannava un soggetto beneficiario di amministrazione di sostegno alla pena di quattro anni di reclusione per violenza sessuale continuata e aggravata ai danni di tre minori.
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