Per la Cassazione entrambi i coniugi devono contribuire al pagamento del mutuo. Il coniuge che ha pagato il mutuo per l’intero ha diritto alla restituzione della metà
Il trasferimento infraquinquennale dell’immobile in favore di un terzo non comporta la decadenza dai benefici “prima casa” se avviene nell’ambito degli accordi di separazione o divorzio
Corte di Giustizia dell'Unione Europea: le tutele della lavoratrice autonoma che cessa l'attività per la nascita del figlio
La prova della costituzione di una famiglia di fatto fa venir meno il diritto all’assegno divorzile e può essere data con la deposizione di un investigatore privato
Diverso è il regime di trascrizione dei matrimoni omosessuali a seconda che riguardino anche cittadini italiani o solo cittadini stranieri
Scioglimento dell’unione civile: la comunicazione all’Ufficiale dello Stato Civile non è condizione di procedibilità del ricorso giudiziale
Lo Stato è responsabile della mancata trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni omosessuali di cittadini italiani celebrati all’estero
Nel contrasto tra i genitori sulla scelta della scuola pubblica o privata decide il Giudice senza ascoltare il minore
Il Tribunale per i Minorenni italiano è competente nei procedimenti di decadenza della responsabilità genitoriale su un minore straniero residente abitualmente in Italia
Nei procedimenti de potestate la difesa tecnica delle parti è solo eventuale e la tutela del superiore interesse del minore è garantita dalla partecipazione del PM
Il Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta utilizza l’art. 25 del RD 1404/34 per disporre il monitoraggio di un giovane utilizzatore di wa anche al fine di verificare le capacità educative e di vigilanza della madre
Il collocamento di un minore in struttura si attua attraverso l’esecuzione forzata degli obblighi di fare
L’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento e minaccia il coniuge da cui ha divorziato va condannato al risarcimento dei danni morali
Sulla decadenza dalla responsabilità genitoriale decide il Tribunale (per i minorenni o ordinario) adito per primo
Per la Cassazione l’omesso ascolto della minore dodicenne determina la nullità del procedimento avente ad oggetto il riconoscimento di paternità
Ammissibilità dell'impugnazione del riconoscimento del figlio naturale tra favor veritatis e interesse del minore
Un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 291 c.c. permette di ridurre il divario di età previsto per l’adozione di maggiorenni
Il decreto di rimpatrio del minore sottratto (Convenzione dell’Aja 25 ottobre 1980) è revocabile in caso di sopravvenuto mutamento della situazione di fatto che lo ha originato
Accesso agli atti: il Consiglio di Stato rileva un conflitto in seno alle sue Sezioni e rimette la questione all’Adunanza plenaria
L’abbandono della casa coniugale non è motivo di addebito della separazione se il matrimonio è già in crisi
Irrilevante ai fini dell’assegno di mantenimento un aumento solo temporaneo dei redditi del marito separato
Provvedimenti in tema di mantenimento del coniuge e dei figli: quali limiti per la loro impugnabilità in Cassazione?
Condannato a risarcire il danno il padre che ostacola il rapporto tra il figlio e la moglie separata (che però non è senza colpe, e ne paga le conseguenze)
Deroghe all'affido condiviso per i figli nati fuori dal matrimonio: quando è possibile ridurre il diritto/dovere alla bigenitorialità
Il diritto del genitore al rimborso delle spese di mantenimento del figlio da parte dell’altro genitore inadempiente
L’assegnatario della casa familiare è tenuto al pagamento di tutte le spese correlate al suo utilizzo
Il minore è parte sostanziale del processo che lo riguarda ed ha diritto ad esser ascoltato, ma non è necessaria la sua partecipazione formale al processo
La residenza abituale dei minori, da valutare ai fini della giurisdizione, è un quid facti che dipende anche da indici di natura proiettiva e non muta in caso di temporaneo soggiorno in un altro Paese
La validità del vitalizio alimentare è condizionata dalla sussistenza dell’alea (che dev’essere valutata in concreto)
Secondo il GT del Tribunale di Vercelli può disporsi l’inserimento del beneficiario di ADS in una residenza sanitaria assistenziale nonostante il suo dissenso
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
Amministrazione di sostegno e capacità di donare: il G.T. del Tribunale di Vercelli solleva questione di legittimità costituzionale
La diffamazione via internet integra l’aggravante dell’aver commesso il fatto col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità
Per la Cassazione non viola il diritto di difesa la nomina del difensore di fiducia effettuata dall’amministratore di sostegno espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare
L’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento e minaccia il coniuge da cui ha divorziato va condannato al risarcimento dei danni morali
Obbligo informativo del medico, danno da “nascita indesiderata” e possibile conflitto di interessi tra genitori e figlio minore
Per la Cassazione non viola il diritto di difesa la nomina del difensore di fiducia effettuata dall’amministratore di sostegno espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare
Per la Cassazione al prodigo, anche se non infermo di mente, può essere nominato un amministratore di sostegno, ma per il Tribunale di Modena non è così
Non può pronunciarsi la decadenza dalla responsabilità genitoriale nonostante le risultanze della CTU (favorevoli al genitore) e senza motivare adeguatamente in ordine all’interesse del minore
La Corte Costituzionale: il porto d’armi è un’eccezione al divieto di portare le armi, non un diritto
Mediazione obbligatoria, è dovuto il compenso al difensore della parte ammessa al gratuito patrocinio?
Protezione per lo straniero con deficit cognitivo che si è integrato nella struttura di accoglienza in Italia
La prova del danno è indispensabile per il risarcimento del pregiudizio da responsabilità genitoriale
La prosecution del mercy killing e del suicidio assistito nel sistema inglese: una questione di public interest?
Obbligo informativo del medico, danno da “nascita indesiderata” e possibile conflitto di interessi tra genitori e figlio minore
La prosecution del mercy killing e del suicidio assistito nel sistema inglese: una questione di public interest?
Il valore preminente della disabilità in tema di mantenimento del figlio maggiorenne portatore di handicap
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
In tema di prova della simulazione della donazione e di condizione di procedibilità del giudizio di divisione
L’acquisto del legato, con godimento dei beni, non implica la rinuncia a far valere i diritti del legittimario
L’azione del legatario in sostituzione di legittima con facoltà di chiedere il supplemento è qualificabile come actio in personam e non come azione di riduzione
Sottrazione di un minore dalla casa – famiglia: non può proporre querela il legale rappresentante della struttura
La proposta di legge governativa diretta ad abbassare l’imputabilità penale a 12 anni si confronta con la realtà
Il 6 aprile 2018 entra in vigore l'art 570 bis cp : violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio
Anche il genitore (già convivente more uxorio) che non versa l’assegno per il figlio minore è penalmente responsabile
Il 6 aprile 2018 entra in vigore l'art 570 bis cp : violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio
L’art. 570 bis c.p. riguarda anche gli obblighi di natura economica nei confronti dei figli nati fuori dal matrimonio
Commette reato chi usa le credenziali d’accesso a Facebook del coniuge per fotografare una chat privata
Diverso è il regime di trascrizione dei matrimoni omosessuali a seconda che riguardino anche cittadini italiani o solo cittadini stranieri
Nuovo Processo di nullità del matrimonio: la Santa Sede apre agli avvocati non graduati in Diritto Canonico
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Il divorzio-lampo rumeno non è contrario all’ordine pubblico (ma la Cassazione dimostra di ignorare i Regolamenti europei sull’unificazione del diritto internazionale privato)
Lo Stato è responsabile della mancata trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni omosessuali di cittadini italiani celebrati all’estero
Scioglimento dell’unione civile: la comunicazione all’Ufficiale dello Stato Civile non è condizione di procedibilità del ricorso giudiziale
Il trasferimento di residenza del genitore affidatario del figlio senza il consenso dell’altro: è giusto sanzionare?
La Cassazione chiude la vicenda dei “genitori nonni”: la bambina resti coi genitori adottivi ( … ma comunque sarebbe rimasta con loro)
Il riconoscimento giudiziale può essere negato solo in caso di comprovato, gravissimo danno per il figlio
Per la Cassazione l’omesso ascolto della minore dodicenne determina la nullità del procedimento avente ad oggetto il riconoscimento di paternità
Se i genitori vivono in continenti diversi la responsabilità genitoriale può essere esercitata per delega
Il divorzio-lampo rumeno non è contrario all’ordine pubblico (ma la Cassazione dimostra di ignorare i Regolamenti europei sull’unificazione del diritto internazionale privato)
I provvedimenti stranieri di affidamento in kafalah sono riconoscibili in base alle norme sulla protezione dei minori
Solo il creditore degli alimenti può scegliere di applicare la legge dello Stato di residenza abituale del creditore in alternativa a quella del proprio Stato di residenza abituale
Solo il creditore degli alimenti può scegliere di applicare la legge dello Stato di residenza abituale del creditore in alternativa a quella del proprio Stato di residenza abituale
La residenza abituale dei minori, da valutare ai fini della giurisdizione, è un quid facti che dipende anche da indici di natura proiettiva e non muta in caso di temporaneo soggiorno in un altro Paese
Assegnazione della casa familiare Il coniuge cui viene revocata l’assegnazione della casa coniugale ha diritto ad un aumento dell’assegno di mantenimento 03 MAGGIO 2024 di Avv. Valentina Alberioli IL CASO. Nel 2014 veniva dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto tra Tizio e Caia nel 1998, dal quale erano nati Mevio e Sempronio. Nel 2019 Tizio instaurava innanzi al Tribunale di Brescia un procedimento per la modifica delle condizioni del divorzio, chiedendo la revoca dell’assegnazione della casa coniugale di sua proprietà a Caia, in quanto entrambi i figli maggiorenni non convivevano più con la madre.
Assegnazione della casa familiare Il discrimine tra l’assegnazione della casa familiare e la costituzione di un diritto reale di abitazione 03 MAGGIO 2024 di Avv. Rebecca Gelli È comune opinione in dottrina, fatta propria anche dalla prevalente giurisprudenza, che l’accordo di separazione sia un “atto plurimo”, ove confluiscono un contenuto “necessario” ed uno “eventuale” (Falzea, La separazione personale, Milano, 1943).
Assegnazione della casa familiare Il Tribunale di Venezia applica la riforma “Cartabia” e adotta i provvedimenti indifferibili ex art. 473-bis. 15 c.p.c. 20 SETTEMBRE 2023 di avv. Valentina Alberioli IL CASO. Con ricorso per separazione depositato innanzi al Tribunale di Venezia in data 4.08.2023, Tizia, tra l’altro, chiedeva in via indifferibile ed urgente l’assegnazione della casa coniugale per viverci con i due figli minori Mevio e Sempronio.
Assegnazione della casa familiare Il diritto di abitazione del coniuge superstite è limitato al solo immobile che costituisce il prevalente centro di aggregazione degli affetti e degli interessi della famiglia 15 GIUGNO 2023 di avv. Fulvia Cattarinussi La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7128 del 10 marzo 2023, ha stabilito che il diritto di abitazione riservato al coniuge superstite non può ricadere su più di un immobile, dal momento che la nozione di casa adibita a residenza familiare comunque impone l’individuazione di un solo alloggio costituente, se non l’unico, quanto meno il prevalente centro di aggregazione degli affetti, degli interessi e delle consuetudini della famiglia.
Assegnazione della casa familiare Il coniuge che rimane nella casa familiare in assenza di un provvedimento di assegnazione deve corrispondere l’indennità di occupazione? 01 GIUGNO 2023 di avv. Gabriella Dal Molin Il marito che, dopo la separazione, ha continuato ad abitare l'intera casa familiare da solo, nonostante il rigetto della sua domanda di assegnazione, è tenuto a corrispondere alla moglie, comproprietaria dell'immobile, quale ristoro per la privazione dell'utilizzo pro quota del bene comune e dei relativi profitti, i frutti civili con decorrenza dalla data in cui allo stesso è pervenuta manifestazione della volontà dell'altra comproprietaria di avere un uso turnario o comunque di godere della sua parte dell'abitazione.
Assegnazione della casa familiare La casa familiare può essere assegnata ai figli prevedendo la rotazione dei genitori nell’esercizio dell’onere di accudimento 29 APRILE 2023 di avv. Gabriella Dal Molin Con ordinanza n. 6810 del 7 marzo 2023, la Corte di Cassazione, definendo la controversia conseguente alla rottura di una convivenza more uxorio con nascita di figli, si sofferma sull’interpretazione e applicazione dell'art.
Assegnazione della casa familiare Le Sezioni Unite si esprimono sulla divisione della casa familiare in comproprietà tra i coniugi e sul valore del conguaglio in caso di attribuzione della proprietà dell’immobile al coniuge affidatario della prole. 02 DICEMBRE 2022 di avv. Marta Gonizzi Barsanti La Corte di Cassazione, Sezioni Unite, con la sentenza n. 18641/2022, emessa in data 12 aprile 2022 e depositata in data 09 giugno 2022, si è pronunciata sulla questione “se – in sede di divisione di un immobile in comproprietà di due coniugi legalmente separati già destinato a residenza familiare e, per tale ragione, assegnato, in sede di separazione, al coniuge affidatario della prole – occorra tenere conto della diminuzione del valore commerciale del cespite conseguente alla presenza sul medesimo del diritto di godimento del coniuge a cui è stata affidata la prole, pure nel caso in cui la divisione si realizzi mediante l’attribuzione a quest’ultimo della proprietà dell’intero immobile con conguaglio in favore del comproprietario e, quindi, determinandolo non in rapporto al valore dello stesso immobile, bensì in misura ridotta che tenga conto della permanenza di tale vincolo, opponibile anche ai terzi”. Sulla tale questione, infatti, si sono affermati, due orientamenti contrastanti. Secondo un primo orientamento, il provvedimento di assegnazione della casa familiare non andrebbe ad incidere sul valore di mercato del cespite quando l’immobile, in sede si divisione, venga attribuito in proprietà al coniuge affidatario della prole, atteso che la finalità del diritto di godimento della casa familiare è esclusivamente la tutela dei figli minori, o comunque non autosufficienti, rispetto alla conservazione del loro habitat familiare. Tale orientamento è stato sostenuto da Cass. Sez. II, n. 27128 del 2014, da Cass. Sez. II n. 17843 del 2016 e da ultimo da Cass. Sez. II n. 33069 del 2018 secondo la quale “nello stimare i beni per la formazione delle quote ai fini della divisione, non può non considerarsi, invero, che, in ipotesi di assegnazione in proprietà esclusiva della casa familiare, di cui i coniugi erano comproprietari, al coniuge affidatario dei figli, si riunisce nella stessa persona il diritto di abitare nella casa familiare – che perciò si estingue automaticamente – e il diritto dominicale sull’intero immobile, che rimane privo di vincoli, con la conseguenza che, in sede di valutazione economica del bene “casa familiare” nel giudizio di scioglimento della comunione, il diritto di abitazione conseguente al provvedimento di assegnazione non deve, pertanto, influire in alcun modo sulla determinazione del conguaglio dovuto all’altro coniuge”. Secondo l’opposto orientamento, invece, l’assegnazione della casa coniugale ad uno dei coniugi, cui l’immobile non appartenga in via esclusiva, instaura un vincolo oggettivo determinante una decurtazione del valore della proprietà, sia totalitaria che parziaria, di cui è titolare l’altro coniuge, il quale da quel vincolo rimane condizionato così come i suoi aventi causa. Pertanto, nel giudizio di divisione occorrerebbe tener conto dell’incidenza dell’assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi indipendentemente dal fatto che il bene venga attribuito in proprietà all’uno o all’altro, o venduto a terzi, considerato che anche l’assegnatario subisce la diminuzione patrimoniale del cespite. In tal senso si è espressa la Cassazione, Sezione II, n. 8202 del 2016, la Cassazione, Sezione II, n. 20319 del 2004 e la Cassazione, Sezione II, n. 9310 del 2009, secondo cui, in particolare, “l’assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi in sede di separazione o divorzio è atto che, quando sia opponibile a terzi, incide sul valore di mercato dell’immobile, con la conseguenza che, ove si proceda alla divisione giudiziale del medesimo, di proprietà di entrambi i coniugi, si dovrà tener conto, ai fini della determinazione del prezzo di vendita dell’esistenza di tale provvedimento di assegnazione, che pregiudica il godimento e l’utilità economica del bene rispetto al terzo acquirente”. Le Sezioni Unite, con la sentenza in esame, hanno accolto e condiviso il primo dei due orientamenti, secondo il quale, “nel caso in cui lo scioglimento della comunione immobiliare si attui mediante attribuzione dell’intero al coniuge affidatario della prole, il valore dell’immobile oggetto di divisione non può risentire del diritto di godimento già assegnato allo stesso a titolo di casa coniugale, poiché esso viene ad essere assorbito o a confondersi con la proprietà attribuitagli per intero, con la conseguenza che, ai fini della determinazione del conguaglio in favore dell’altro coniuge, bisognerà porre riferimento, in proporzione alla quota di cui era comproprietario, al valore venale dell’immobile attribuito in proprietà esclusiva all’altro coniuge, risultando, a tal fine, irrilevante la circostanza che nell’immobile stesso continuino a vivere i figli minori o non ancora autosufficienti rimasti affidati allo stesso coniuge divenutone proprietario esclusivo, in quanto il relativo aspetto continua a rientrare nell’ambito dei complessivi e reciproci obblighi di mantenimento della prole da regolamentare nella sede propria, con la eventuale modificazione in proposito dell’assegno di mantenimento”. Le Sezioni Unite chiariscono che è incontestabile l’autonomia tra l’istituto dell’assegnazione della casa coniugale e quello di divisione dell’immobile adibito a tale destinazione a seguito di scioglimento della comunione, così come è pacifico che si possa procedere alla divisione che abbia oggetto anche la casa coniugale gravata da un provvedimento di assegnazione. Chiariscono, altresì, che qualora tale bene immobile “venga attribuito in proprietà esclusiva del coniuge che già ne godeva come casa coniugale, verrà a prodursi l’effetto della concentrazione in capo allo stesso coniuge di tale diritto di godimento e del diritto dominicale sull’intero immobile, che permane privo di vincoli, con la conseguenza che il primo, già derivante dal provvedimento di assegnazione giudiziale, risulterà assorbito dall’acquisito diritto in proprietà esclusiva dell’immobile stesso, il quale, perciò, ne determinerà l’estinzione”. Pertanto, in sede di valutazione economica della casa familiare ai fini della divisione, il diritto di godimento non potrà incidere sulla determinazione del conguaglio dovuto all’altro coniuge non assegnatario, in quanto lo stesso “si atteggia come un atipico diritto personale di godimento (e non un diritto reale) che viene a caducarsi con l’assegnazione della casa familiare in proprietà esclusiva al coniuge affidatario dei figli”. A quanto sopra esposto si aggiunga che, ove si operasse una decurtazione del valore in considerazione del diritto di godimento della “casa familiare”, il coniuge non assegnatario sarebbe ingiustificatamente penalizzato con la corresponsione di una somma che non sarebbe corrispondente alla metà del valore venale del bene, mentre l’assegnatario della proprietà esclusiva, qualora intendesse trasferirsi altrove con i figli e rivendere l’immobile a terzi, potrebbe ricavare l’intero prezzo dell’immobile. Eventualmente, il coniuge affidatario della prole, divenuto titolare della proprietà esclusiva sull’intero bene immobile “casa familiare”, potrà chiedere l’adeguamento del contributo al mantenimento dei figli all’altro coniuge-genitore, “in quanto nella determinazione del relativo assegno, pur venendo meno la componente inerente l’assegnazione della casa familiare, il genitore non residente con i figli o non affidatario, rimane obbligato a soddisfare pro quota il diritto dei figli (minori o ancora non autosufficienti) a poter usufruire di un’adeguata abitazione”. Le Sezioni Unite concludono, quindi, affermando che “riconoscere al coniuge attributario dell’immobile per intero una decurtazione al conguaglio dovuto all’altro coniuge già comproprietario, in virtù del diritto di godimento già riconosciutogli con l’assegnazione, costituirebbe un ingiustificato arricchimento”, proprio in quanto egli si troverebbe “ad essere titolare di un bene non gravato da alcun diritto altrui, in virtù della produzione del suddetto effetto estintivo”. Di contro, “nell’ipotesi in cui la comunione legale venga sciolta a seguito della divisione giudiziale con l’attribuzione dell’immobile in proprietà esclusiva a favore del coniuge non assegnatario dello stesso quale casa coniugale (e non affidatario della prole), quest’ultimo si troverà in una situazione comparabile a quella del terzo acquirente dell’intero”, cioè “diventerà titolare di un diritto di proprietà il cui valore dovrà essere decurtato dalla limitazione delle facoltà di godimento da correlare all’assegnazione dell’immobile al coniuge affidatario della prole, permanendo il relativo vincolo sullo stesso con i relativi effetti pregiudizievoli derivanti anche dalla sua trascrizione ed opponibilità a terzi ai sensi dell’art. 2643 c.c.”.
Assegnazione della casa familiare La divisione tra coniugi della casa familiare in comproprietà: alle Sezioni Unite spetterà decidere quando il diritto di assegnazione della casa coniugale incide sul valore dell’immobile 19 NOVEMBRE 2021 IL CASO. A seguito di separazione personale dei coniugi, la casa coniugale in comproprietà degli stessi veniva assegnata alla moglie, ivi convivente con i figli. Successivamente, si instaurava tra i medesimi coniugi un giudizio di divisione avente ad oggetto il predetto immobile.
Assegnazione della casa familiare Fallimento e omessa trascrizione del provvedimento di assegnazione della casa famigliare al genitore convivente col figlio minorenne 29 LUGLIO 2021 La dichiarazione di inefficacia, ex art. 44 L.F., dell’atto di vendita di un immobile già assegnato alla moglie in quanto casa familiare, non travolge il diritto personale di godimento dell’assegnatario, diritto che, anche se contenuto in provvedimento non trascritto, può essere opposto al fallimento nel limite dei nove anni.
Assegnazione della casa familiare Immobile destinato a casa coniugale, contratto di comodato e COVID 19 28 DICEMBRE 2020 IL CASO. Nell’ambito di un procedimento di separazione personale dei coniugi, il marito, amministratore di una società proprietaria dell’immobile già destinato a casa coniugale, concedeva detto immobile in comodato con destinazione di scopo in favore della moglie, affinché continuasse ad abitarla col figlio di minore età.
Assegnazione della casa familiare Assegnazione della casa familiare alla madre convivente col figlio maggiorenne economicamente non autosufficiente 28 DICEMBRE 2020 Se il figlio maggiorenne, studente universitario, rientra ogni settimana nella casa familiare, questa circostanza integra il requisito della coabitazione tra figlio e madre, giustificando, nell’ambito di un procedimento di divorzio, l’assegnazione a quest’ultima dell’immobile di proprietà del marito.
Assegnazione della casa familiare Il minor reddito di un coniuge non lo esime dal mantenimento del figlio, anche se l’affido è condiviso e la casa è assegnata al non obbligato 08 OTTOBRE 2020 IL CASO. In primo grado, il Tribunale aveva disposto l’affidamento della figlia minore in via condivisa ad entrambi i genitori e l'obbligo del padre di corrispondere un assegno di mantenimento mensile per la figlia.
Assegnazione della casa familiare L’ex moglie disoccupata ha diritto al riconoscimento dell’assegno divorzile? 24 SETTEMBRE 2020 La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18681 del 09 settembre 2020, è tornata ad occuparsi del diritto dell’ex coniuge all’assegno divorzile, dei presupposti per la concessione e della sua funzione assistenziale, compensativa e perequativa, richiamandosi all’interpretazione accolta dalla nota sentenza delle Sezioni Unite n.
Assegnazione della casa familiare Quando cessa l’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne? 24 SETTEMBRE 2020 Con l’ordinanza n. 17183/2020, la Cassazione civile ha stabilito il principio per cui i figli maggiorenni, ultimato il percorso formativo di studio, hanno il dovere di ricercare un lavoro che li renda autonomi, anche se non perfettamente conforme alle loro aspirazioni, poiché l’assegno di mantenimento versato dai genitori ha una funzione educativa e non può rappresentare un’assicurazione dalla durata illimitata.
Assegnazione della casa familiare Assegnazione della casa familiare e convivenza more uxorio del genitore affidatario con un terzo 24 GIUGNO 2020 La Corte d’Appello di Trieste, con l’interessante sentenza n. 79/2020, ha delineato la posizione di chi convive more uxorio con il genitore cui è stata assegnata la casa familiare in comproprietà con l’altro coniuge.
Assegnazione della casa familiare Per la Cassazione non sempre le esigenze della prole prevalgono su quelle del comodante 20 DICEMBRE 2019 IL CASO. Tizio e Caia avevano convenuto in giudizio, avanti al Tribunale di Messina, Mevio e Sempronia, perché venissero condannati al rilascio dell’appartamento che avevano loro concesso in comodato “affinché fosse adibito a residenza familiare, in attesa di reperire una migliore soluzione abitativa”.
Assegnazione della casa familiare Casa familiare: sono rimborsabili le spese di ristrutturazione sull’immobile di proprietà di terzi? 17 OTTOBRE 2019 Con l’ordinanza n. 22730/2019 la Cassazione civile, aderendo ad un consolidato orientamento, ha ribadito che il coniuge non proprietario, utilizzatore della casa coniugale, è titolare di un diritto personale di godimento sull’immobile, fondato sull’unione familiare, qualificabile come “detenzione qualificata” e non come “possesso”, di conseguenza, le spese sostenute per migliorie e ristrutturazioni sostenute dallo stesso non sono rimborsabili ai sensi dell’art.
Assegnazione della casa familiare L’esistenza di una casa “familiare” al momento del decesso del coniuge è il presupposto del diritto di abitazione del superstite 05 SETTEMBRE 2019 Con l’ordinanza n. 15277/19, depositata il 5.6.2019, la Suprema Corte affronta un tema molto interessante relativo al diritto di abitazione del coniuge superstite previsto dall’art. 540, comma 2, c.
Assegnazione della casa familiare L'opponibilità al terzo acquirente dell'ordinanza di assegnazione della casa coniugale 30 LUGLIO 2019 Con l’ordinanza n. 9990 del 10.04.2019 la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alla dibattuta questione dell’opponibilità dell’assegnazione della casa familiare al coniuge presso cui sono collocati i figli minori in caso di trascrizione successiva alla cessione dell’immobile a terzi.
Assegnazione della casa familiare Non può essere disposta d’ufficio l’assegnazione della casa familiare in favore del genitore convivente con il figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente 13 GIUGNO 2019 Con l’ordinanza n. 10204/19, la Corte di Cassazione fa il punto sull’istituto dell’assegnazione della casa familiare nell’ambito dei procedimenti di separazione e divorzio, evidenziando la differente ratio che sottende il provvedimento emesso in favore del genitore con figli minorenni, rispetto a quello che convive con figli maggiorenni non economicamente autosufficienti.
Assegnazione della casa familiare Revoca dell’assegnazione della casa familiare: quando la convivenza del figlio diventa mera ospitalità 30 MAGGIO 2019 Con ordinanza n. 11844/2019, la Corte di Cassazione, uniformandosi ad un precedente orientamento (Cass. n. 11218/2013), ha ribadito il principio per cui il carattere saltuario dell’utilizzazione, da parte della prole, della casa familiare esclude che questa continui a rappresentare l’habitat domestico e quindi il centro delle relazioni e degli affetti familiari.
Assegnazione della casa familiare Il Tribunale di Nuoro si interroga sulla “convivenza” dei figli con il genitore divorziato e sull’assegno divorzile 06 FEBBRAIO 2019 Il Tribunale di Nuoro, con sentenza n. 424 del 23.8.2018, riassume con un’articolata motivazione diverse questioni da tempo controverse. In particolare quelle relative all’assegnazione della casa familiare in presenza di figli della cui convivenza con uno dei genitori si discute, poi quelle dell’assegno divorzile richiesto dalla moglie nel contesto della domanda di cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Assegnazione della casa familiare L’incidenza del diritto di abitazione nella determinazione del valore del bene da dividere 24 GENNAIO 2019 Con l’ordinanza n. 33069/2018 la Cassazione civile, uniformandosi ad un precedente orientamento (Cass. 17.09.2001 n.11630 e Cass. 09.09.2016 n.17843), ha riaffermato il principio per cui, in sede di scioglimento della comunione legale, il diritto di abitazione del coniuge assegnatario deve essere escluso dalla determinazione del valore di mercato del bene, qualora l’immobile venga attribuito al coniuge titolare del diritto di godimento, perché diversamente si realizzerebbe un indebito arricchimento a favore del coniuge assegnatario.
Assegnazione della casa familiare L’assegnatario della casa familiare è tenuto al pagamento di tutte le spese correlate al suo utilizzo 23 MAGGIO 2018 Con ordinanza n. 10927/2018, la Cassazione ribadisce il principio per cui il coniuge assegnatario della casa familiare deve sostenere integralmente tutte le spese correlate al suo uso, fatto salvo quanto diversamente concordato dalle parti in sede di separazione o divorzio (Cass.
11 NOV 2024 Questioni probatorie e procedurali attinenti i procedimenti di separazione e divorzio Prove digitali e tutela della privacy nel diritto di famiglia
11 NOV 2024 Diritto della famiglia transnazionale La legittimazione dei soggetti privati per l’azione di rettificazione dell’atto di stato civile
11 NOV 2024 Amministrazione di sostegno e misure residuali Un vestito su misura per il beneficiario: per la Cassazione la misura dell’amministrazione di sostegno deve avere un taglio sartoriale
30 SET 2024 Mantenimento dei figli minorenni e maggiorenni La Cassazione detta le regole per il mantenimento del “figlio neomaggiorenne” e del “figlio adulto”
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30 SET 2024 Successioni e donazioni Effetti della mancata redazione dell’inventario sull’esperimento dell’azione di riduzione
30 SET 2024 Diritto penale e penale minorile Circonvenzione di incapace nei confronti della sorella: la Suprema Corte chiarisce in quali circostanza il rilascio di una delega bancaria integri il reato in esame