Accertamento, riconoscimento e disconoscimento

La Corte di Cassazione ribadisce importanti principi in merito alla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità e ai diritti e doveri che ne derivano

19 MARZO 2021 La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 28330/2020, ha chiarito e ribadito importanti principi in merito alla dichiarazione giudiziale di paternità (o maternità), al diritto di risarcimento dei danni patiti dal figlio per l’assenza della figura genitoriale, nonché in merito al diritto di regresso dell’altro genitore per le spese sostenute per il figlio.

La pregiudizialità dell’azione di status rispetto all’azione di regresso del genitore

09 NOVEMBRE 2020 Massimo Osler, Avvocato in Padova Con ordinanza n. 16561/2020, depositata in data 31.7.2020, la Corte di Cassazione ha confermato che, nel caso in cui un solo genitore abbia riconosciuto il figlio e lo abbia mantenuto in via esclusiva, il diritto di questi al recupero pro quota delle somme che sarebbero state dovute dall’altro genitore si prescrive nel termine ordinario di dieci anni che decorre non dall’effettuazione della singola spesa, ma dal passaggio in giudicato della sentenza di accertamento della filiazione.

Il danno del marito al quale la moglie ha taciuto che quello che ha creduto suo era, in realtà, un “figlio della colpa”

02 SETTEMBRE 2020 Il Tribunale di Reggio Emilia, con la sentenza n. 558/2020, ha rigettato la domanda di risarcimento proposta dall’ex marito di una donna per il “danno non patrimoniale e di natura endofamiliare” che sosteneva di aver subito per aver scoperto solo dopo la cessazione del matrimonio che il figlio che riteneva esser nato da quest’ultimo era stato, invece, generato da un altro uomo, con il quale la moglie aveva intrattenuto una relazione adulterina.

Procreazione medicalmente assistita all’estero: non è ammissibile l’indicazione di due madri nell’atto di nascita da formare in Italia

13 MAGGIO 2020 IL CASO. Una coppia di donne, cittadine italiane, conviventi, l’una delle quali madre biologica della figlia, nata in Italia, a seguito del ricorso a tecnica di procreazione medicalmente assistita cui si era sottoposta all’estero con il consenso dell’altra, che si dichiarava per tale motivo genitrice intenzionale, ricorrevano al Tribunale contro il rifiuto opposto dall’ufficiale di stato civile di ricevere la dichiarazione congiunta di riconoscimento della bambina.

Per conservare il cognome del genitore il figlio disconosciuto deve agire con un’autonoma domanda, facendo valere il proprio “diritto al nome”

03 MARZO 2020 IL CASO. La Corte d’appello di Roma, in sede di rinvio, in accoglimento di un’azione di disconoscimento dichiarava che I.M. non era il padre di I.S e conseguentemente ordinava al competente ufficiale dello Stato civile di procedere alle relative annotazioni sulla perdita del cognome paterno da parte del figlio che, rimasto contumace, non aveva formulato domanda di mantenimento del cognome paterno.

Procreazione senza riconoscimento e (consapevole) disinteresse per il figlio naturale rendono inevitabile l’obbligo di risarcire il danno

30 GENNAIO 2020 La vicenda di cui si è occupata la sentenza n. 687/2019 della Corte d’appello di Bologna è molto simile a tante altre sempre più frequentemente oggetto di decisioni giudiziarie in materia di responsabilità civile del genitore naturale per la lesione del “diritto del figlio alla genitorialità”.

Risarcito per il danno all’onore e per quello alla salute il marito che scopre non essere suoi i due figli

05 SETTEMBRE 2019 Il Tribunale di Bari, con una sentenza pubblicata il 18.3.2019, ha deciso sulla domanda di risarcimento proposta da un marito (consensualmente) separato e dai suoi genitori contro la moglie che, durante un litigio, gli aveva confessato di aver concepito con un altro uomo i due figli, la cui paternità successivamente era stata disconosciuta con sentenza.

La Cassazione precisa che anche nel giudizio di impugnazione del riconoscimento del figlio per difetto di veridicità l’altro genitore è litisconsorte necessario

30 MAGGIO 2019 IL CASO. Il Tribunale di Genova, adito da E.G., ai sensi dell’art. 263 c.c., per sentir dichiarare invalido il riconoscimento, effettuato da G.R., del minore C.G.A.M, (rappresentato da curatore) per difetto di veridicità, rigettava la domanda ritenendo non dimostrata dall’attore l’assoluta impossibilità che il convenuto fosse il padre biologico del minore.

L’azione di regresso del genitore che ha adempiuto ai propri obblighi contro quello inadempiente

27 SETTEMBRE 2018 L’ordinanza n. 21364/2018 della Cassazione civile ha riaffermato il principio, espressione di un consolidato orientamento, per il quale il diritto di regresso del genitore adempiente, nei confronti dell’altro genitore, per il rimborso della quota parte delle spese sostenute per il mantenimento del figlio, dalla sua nascita, sorge solo con l’accertamento dello status in capo all’altro genitore naturale.

Il danno “da privazione della figura genitoriale” secondo il Tribunale di Matera

05 FEBBRAIO 2018 Con la sentenza n. 1370/2017, il Tribunale di Matera ha deciso  sulle domande di dichiarazione giudiziale della paternità e di risarcimento del danno non  patrimoniale  “da privazione della figura genitoriale” che un figlio ormai trentenne aveva proposto nei confronti del padre, lamentando una “mancanza di sostegno morale e materiale” che gli avrebbe, fra l’altro, precluso “gli studi universitari”.
Ok
Questo website usa solamente cookies tecnici per il suo funzionamento. Maggiori dettagli