APF partecipa all’incontro del CNF su gratuito patrocinio e compenso ai difensori

Il 18 aprile scorso l’avv. Barbara Lodi di Treviso, in rappresentanza di APF, ha partecipato all’incontro di studio organizzato dal CNF e svoltosi a Roma, sulla proposta di riforma della legge sul patrocinio a spese dello Stato (http://www.consiglionazionaleforense.it/patrocinio-a-spese-dello-stato).
I partecipanti si sono dapprima suddivisi in quattro gruppi di lavoro con diversi temi di approfondimento. I risultati della discussione in gruppo sono stati condivisi, a conclusione della giornata, in sessione plenaria.
Al gruppo cui ha partecipato APF era stato assegnato il tema "liquidazione del compenso all'avvocato, tempi, modi e termini".
Il confronto ha rivelato situazioni molto diverse.
A Benevento e Torino, grazie agli accordi intercorsi tra magistrati e COA, quando gli avvocati allegano alla richiesta di liquidazione i documenti fiscali dei clienti, aggiornati, ottengono la liquidazione della notula in alcuni mesi (a Torino è richiesta anche l’emissione della fattura elettronica).
L’esempio più virtuoso è risultato essere quello del Tribunale di Trani, dove, da qualche anno, grazie a un protocollo d'intesa tra COA, Tribunale, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, la notula presentata dall’avvocato viene liquidata in 2-3 mesi e la verifica dei requisiti di ammissione e permanenza al gratuito patrocinio viene compiuta direttamente dal Tribunale, previo collegamento in via telematica con gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria.
In un altro Tribunale pugliese, quello di Bari, la liquidazione richiede 4-5 anni, cioè tempi pari a 20-30 volte quelli di Trani e tempi analoghi sono richiesti per la Corte d’appello di Bologna.
Sono state citate alcune iniziative giudiziarie promosse da Colleghi, che, non avendo ottenuto la liquidazione dei compensi neppure a distanza di parecchi anni dalla richiesta, hanno agito giudizialmente, sostenendo l’insolvenza fraudolenta da parte dello Stato.
Più efficaci forse le azioni di alcuni COA che chiedono l’applicazione della legge Pinto. Attualmente pende in Cassazione il procedimento promosso dal COA di Tivoli e pare che la questione dell’applicabilità della legge Pinto alla richiesta di liquidazione del compenso sia stata sottoposta all’esame della Suprema Corte per la prima volta.
In realtà, l’obiettivo di una liquidazione rapida è perseguito dalla stesso Ministero della Giustizia che con circolare del 10/1/18, ha previsto la liquidazione immediata della notula da parte del magistrato qualora il difensore depositi, contestualmente all'istanza, i documenti necessari a consentire le verifiche di reddito della parte ammessa.
Purtroppo molti Uffici Giudiziari continuano però a richiedere all’Agenzia delle entrate i dati che il difensore ha già fornito.
L’avv. Rosanna Belfiori, responsabile CNF dell'Osservatorio sul gratuito patrocinio, sollecita pertanto a segnalare (al Consiglio Giudiziario Distrettuale anche a mezzo del COA) le negligenze e i ritardi della magistratura nella liquidazione.
La soluzione ideale sarebbe però rappresentata dalla conclusione di specifici protocolli tra Coa Uffici Giudiziari e Finanziari.
Quelli esistenti dovrebbero consentire ora di affinare un modus operandi adeguato, sulla base delle esperienze fatte ed anche tenendo conto delle prescrizioni della circolare 10/1/2018.
Nella plenaria finale si sono affrontate alcune annose questioni sulle quali sono state espressi pareri non unanimi: la possibilità di consentire l’utilizzazione dei  parametri Isee, ai fini della quantificazione dei redditi, l’opportunità di  evitare il cumulo con dei redditi e i familiari conviventi; la previsione per lo straniero della possibilità di documentare i redditi prodotti nel Paese d’origine con un 'autocertificazione e la richiesta di un certificato consolare.
Il risultato degli approfondimenti dovrebbe comunque ora essere rielaborato in una proposta che il CNF porterà in Parlamento.
APF non mancherà di aggiornare i lettori della NL e proporrà anzi in autunno una approfondimento speciale sul tema.
Gli associati che lo desiderano potranno sottoporre eventuali questioni al responsabile del Progetto “gratuito patrocinio” avv. Luca Clapci e tutti i lettori sono invitati a utilizzare la “buca delle lettere” del Sito per comunicare prassi, evidenziare problemi, condividere soluzioni.

 

 

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